30th Aprile 2020
Fino alla fine del XIX secolo le persone mangiavano solo quello che coltivavano, o quello che i contadini vicini avevano da offrire. Per coloro che vivevano in climi più rigidi questo significava una dieta invernale limitata e insipida, nonché l’annuale “malattia primaverile” provocata dalla mancanza di vitamine durante i mesi freddi.
Non si trasportavano frutta e verdura al di là delle distanze più brevi a causa del rischio di deterioramento o del timore che il gelo potesse causare ritardi e rovinare intere spedizioni.
Poi, negli anni Ottanta dell’800, arrivarono i vagoni ferroviari refrigerati e il primo anello della catena del freddo venne forgiato. Avanti veloce, oggi questa catena è un fenomeno globale:
- Il mercato dei prodotti alimentari surgelati è stato stimato a 219,9 miliardi di dollari nel 2018
- Si prevede che raggiungerà i 282,5 miliardi di dollari entro il 2023
Alla base di questa crescita (CAGR del 5,1%) resta comunque la stessa domanda di base: portare sui mercati nazionali alimenti esotici in perfette condizioni, indipendentemente dalla stagionalità o dalla distanza geografica.
Crescita nella catena del freddo
Per quanto riguarda il motore di questa crescita, ci sono tre punti principali da considerare:
- L’aumento del consumo di prodotti alimentari surgelati nei mercati emergenti a causa dell’aumento del reddito disponibile
- Cambiamento dei modelli di consumo nei centri urbani e aumento della domanda di frutta e verdura fresca e lavorata, oltre ai piatti pronti
- Sviluppi nel confezionamento e miglioramenti della durata dei prodotti a scaffale che aprono nuovi mercati, sia nazionali che internazionali
La domanda di frutta e verdura
Per la frutta e la verdura surgelata, dove si prevede che la domanda raggiunga 751 milioni di tonnellate entro il 2027:
- La verdura rappresenta circa il 90% del segmento globale nel 2017
- A livello mondiale, l’Europa è il maggior consumatore ed esportatore di verdura surgelata
- La domanda di frutta surgelata è elevata anche in Europa, a causa delle temperature variabili prevalenti nella regione
- I mercati emergenti come la Russia, l’India e l’America Latina offrono un enorme potenziale di crescita grazie ai bassi tassi di adozione
Investimenti continui nella catena del freddo
Le infrastrutture alla base della catena del freddo hanno svolto un ruolo importante nell’esportazione e importazione di alimenti surgelati, un’infrastruttura che continua a espandersi in linea con la domanda.
Ad esempio, nel 2018 è stato stimato che il valore di capacità globale dei magazzini refrigerati è aumentato a 616 milioni di m3 (rispetto a 552 milioni di m3 nel 2014). Infatti, la conservazione refrigerata rimane molto richiesta ed è stata recentemente descritta come ‘il più scottante nuovo investimento immobiliare’.
I venditori al dettaglio, tuttavia, si trovano ad affrontare sfide più impegnative a causa dell’allungamento delle singole catene del freddo. Questo è il problema della copertura e della distribuzione disomogenea, in cui alcuni tratti della catena sono sovrapprovvigionati e altri mancano di una capacità sostenibile.
Aggiungiamo una dimensione internazionale e i numeri parlano da soli:
- 14 miliardi di dollari è la stima degli sprechi ogni anno nel settore agricolo indiano a causa delle inadeguate capacità della catena del freddo
- Anche il 30% della verdura e della frutta cinesi è influenzata da una refrigerazione scadente
La conservazione è ovviamente un fattore chiave, ma un altro è il trasporto e il mantenimento di una temperatura costante durante la spedizione dei carichi.
Riduzione dei rischi
In qualsiasi momento del giorno e della notte sono milioni le tonnellate di cibo surgelato in transito. E poiché le catene del freddo sono diventate più efficienti,il loro costo è nettamente diminuito. Ad esempio, ora è abbastanza economico spedire il pesce, originariamente pescato al largo della Norvegia, in Cina per la lavorazione (approfittando del basso costo della manodopera), per poi spostarlo negli Stati Uniti per il consumo.
Fare questo è un’impresa veramente intermodale attraverso i canali di trasporto ferroviari, marittimi, aerei e stradali, dall’origine al supermercato. Una moltitudine di “parti in movimento”, ognuna delle quali è un potenziale punto di guasto che può portare al deterioramento e alla perdita di carichi.
Per i venditori al dettaglio che desiderano ridurre questo rischio, la necessità di un trasporto refrigerato affidabile e ad alte prestazioni è quindi di fondamentale importanza. Investire nell’ultimo raccolto di ciliegie, litchi, piselli o spinaci potrebbe avere un senso commerciale, ma non se arrivano in cattive condizioni o con una durata di conservazione molto limitata.
Sfruttare la conoscenza
È qui che la competenza risulta un bene vitale. Da Thermo King abbiamo trascorso anni a ricercare la temperatura perfetta per i singoli prodotti e a ridurre al minimo il deterioramento degli stessi.
Inoltre, la nostra gamma di prodotti è completamente intermodale, fino a includere soluzioni per le consegne last mile. La nostra missione è aiutare i venditori al dettaglio a sfruttare al meglio i loro investimenti in colture alimentari a distanza, assicurando:
- Temperature costanti per qualsiasi carico o viaggio, senza fluttuazioni anche in caso di più aperture di sportelli e più consegne
- Visibilità reattiva per monitorare le condizioni dei carichi in transito e la capacità di reagire immediatamente a qualsiasi problema emergente
- Accesso ai centri urbani 24 ore su 24 con tecnologie più silenziose a emissioni ridotte e a zero emissioni
Proteggete i vostri investimenti nella catena del freddo
Quando si spostano grandi quantità di frutta e verdura attraverso una catena del freddo estesa, è rassicurante sapere che la migliore tecnologia, conoscenza e infrastruttura di servizio vi sostiene in ogni fase del percorso.
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