Fare la scelta giusta per garantirsi un vantaggio nel trasporto refrigerato.

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Sostenibilità

I tempi dell’approccio basato su “una soluzione unica valida per tutti” nella logistica della catena del freddo potrebbero presto appartenere al passato. Ciò riguarda soprattutto le consegne nei centri cittadini, dove vi è una pressione crescente verso la riduzione dell’inquinamento acustico e delle emissioni dei veicoli.

Si prevede che il diesel continuerà a svolgere un ruolo fondamentale, ma nello stesso tempo sarà necessario disporre di un portafoglio di soluzioni tecnologiche – da ibride a elettriche – che si combinino tra loro per consentire il trasporto delle merci in qualsiasi circostanza, dalle lunghe distanze alle consegne a domicilio.

Affinché ciò possa accadere, i responsabili dei trasporti devono avere la possibilità di scegliere. Se le consegne nei centri cittadini devono garantire livelli di rumorosità quasi nulli e zero emissioni, quali sono le migliori opzioni disponibili? Quali norme devono essere rispettate? E su cosa devono essere concentrati gli investimenti per generare i massimi rendimenti possibili?

Vediamolo insieme.

Protezione dei centri cittadini.

Oggi, un crescente numero di autorità municipali ha intenzione di adottare la Direttiva europea sulla qualità dell’aria ambiente, la quale definisce per le città opportuni requisiti finalizzati a ottenere un’aria più pulita e un ambiente migliore per tutti.

Ad esempio, nel maggio di quest’anno Amburgo ha annunciato pubblicamente i propri piani di diventare la prima città tedesca a introdurre il divieto di circolazione per i veicoli diesel. Sull’onda di un grande interesse verso la qualità dell’aria, oltre due terzi dei veicoli diesel della città non potranno più entrare nel centro cittadino.

Si tratta di un evento degno di nota in un paese famoso per la sua industria automobilistica, ma anche caratterizzato dal regolare superamento delle soglie di biossido di azoto in oltre 80 città di provincia.

Divieti, ma senza un approccio coordinato.

La Germania non è da sola. Londra rimane una importante trendsetter, mentre Milano introdurrà un “divieto progressivo” dei veicoli diesel a partire dal prossimo anno, con un divieto di accesso al centro cittadino per tutti i veicoli diesel dal 2025.

Detto ciò, continua tuttavia a mancare un approccio coordinato all’interno della UE. Ad eccezione dei Paesi Bassi, le città di tutti gli stati membri sembrano determinate a definire una propria politica quadro per l’introduzione di divieti per i motori diesel e la creazione di zone a basse emissioni.

Limitazione delle opzioni.

Ma cosa significa tutto ciò per le aziende di trasporto e logistica? Tali divieti determineranno presumibilmente un’immediata scomparsa dei motori diesel? O un approccio più misurato verso gli investimenti?

Dunque, al momento le prove indicano la seconda opzione.

Per iniziare, occorre tenere presente che mentre i veicoli commerciali leggeri totalmente elettrici si stanno gradualmente facendo largo sul mercato, i costi elevati degli autocarri pesanti totalmente elettrici costituiscono un significativo ostacolo alla loro adozione. Inoltre, le infrastrutture pubbliche necessarie per supportare questa trasformazione del settore non sembrano ancora prossime ad essere disponibili in tempi brevi.

Al posto giusto nel momento giusto.

Tenendo conto di tutto ciò, si prevede uno sviluppo graduale con diverse “tecnologie motore” in grado di conquistare il proprio posto esclusivo nella catena di approvvigionamento:

  • Grandi distanze – semirimorchi diesel, dotati di unità di refrigerazione diesel o ibride.
  • Distribuzione (zone a basse emissioni) – autocarri GNC o ibridi, dotati di unità di refrigerazione ibride o elettriche.
  • Distribuzione pulita (basse emissioni + limitazioni alla rumorosità) – autocarri elettrici e unità di refrigerazione elettriche.

Per i responsabili dei parchi veicoli, la scelta tra soluzioni diesel, ibride o elettriche dipende dunque dal grado di vicinanza alle zone urbane. Con questo non si vuole suggerire che si tratta di una scelta nuova, ma soltanto che i confini di ciascuna tecnologia diverranno più importanti – e implementati più rigidamente.

Diamoci la possibilità di scegliere.

Indipendentemente dalla velocità del cambiamento, la questione del diesel rimarrà una sfida complessa per la maggior parte delle aziende di trasporto. Soprattutto perché esse hanno già numerose altre norme da rispettare, che vanno dalle limitazioni della rumorosità PIEK alle normative in materia di refrigeranti.

In Thermo King riteniamo che l’innovazione sia cruciale in tale settore. Continuando a introdurre soluzioni efficaci (ad esempio, la nostra linea SLXi è già dotata di motori conformi a NRMM Fase V), ci impegniamo ad aiutare i clienti a ottenere successo attraverso la capacità.

Oltretutto, la nostra più recente unità totalmente elettrica, il modello E-200, funge da testimonianza di una simile ambizione.

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